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Home / Approfondimenti / Employer branding: cos’è e perché è importante avere una brand indentity
Che cosa hanno in comune una persona che cerca lavoro e una che sta assumendo? Entrambe sono alla ricerca di valore. Infatti, il candidato cerca un datore di lavoro che sia in grado di valorizzarlo mentre il titolare cerca una risorsa che sappia portare un contributo in azienda.
Per avere possibilità di scelta è importante che entrambe le parti siano a conoscenza delle caratteristiche dell’uno e dell’altro. Ed è qui che entra in gioco l’Employer Branding. Grazie a questa strategia, l’azienda potrà trasmettere i suoi valori in modo chiaro e trasparente, attirando a sé persone che abbiano a cuore le stesse dinamiche. In poche parole: l’azienda deve risultare appetibile agli occhi del mercato. Dall’altra parte, il candidato avrà modo di conoscere un posto di lavoro nel quale potrebbe sentirsi valorizzato.
Creare questo equilibrio perfetto potrebbe risultare complicato senza aver chiara la propria Brand Identity. Infatti, è difficile comunicare a qualcun altro le proprie qualità se non ci si conosce a fondo. Quando un’azienda si trova in questa difficoltà, si dovrebbe affidare ad una realtà che la possa aiutare ad esprimere la propria essenza.
Dopotutto, a chi affideresti il compito di comunicare i tuoi valori se non ad un esperto del settore? Noi di Maja ci occupiamo anche di questo aspetto.
Con il termine Employer Branding si intende l’attività che un’azienda svolge per diventare appetibile e in alcuni casi guadagnare l’ammirazione di potenziali candidati. Il suo obiettivo è, infatti, trovare risorse che vedano nell’azienda il proprio datore di lavoro ideale e con il quale avrebbero piacere a collaborare.
Questa strategia è efficace solamente grazie ad una Brand Identity forte e coerente in ogni suo aspetto. Trasmettere quali siano i tuoi valori in modo chiaro e trasparente è fondamentale non solo per comunicare sia internamente che esternamente quello in cui credi, ma anche per creare e mantenere nel tempo un determinata immagine aziendale.
Bisogna anche tenere a mente che l’Employer Branding non è importante solamente per dei potenziali dipendenti, ma anche per i dipendenti stessi. Sono loro che possono comunicare in maniera più veritiera com’è lavorare in quel determinato luogo di lavoro ed è molto più probabile che una persona si affidi al loro giudizio piuttosto che alla voce univoca di un brand. Per capire l’importanza di questa strategia, basti pensare al caso della Ferrero. Negli anni, la storica azienda ha posto estrema attenzione sulla worklife balance e sulle tematiche di sicurezza sul lavoro. Questo impegno si è tradotto in un clamoroso successo: la Ferrero è stata nominata come “Il miglior datore di lavoro in Italia” (Fonte: Forbes del 13/05/22 “Worklife balance e sicurezza: Ferrero è il miglior datore di lavoro per gli italiani”). Come ricorda il famoso magazine Forbes, dopo che un dipendente è venuto a mancare a causa di cancro, l’azienda ha garantito ai suoi figli sostegno economico pari a 3 annualità e un supporto altrettanto notevole fino ai 26 anni se i ragazzi volessero continuare gli studi.
Adesso che abbiamo parlato di cos’è l’Employer Branding, ora la domanda è:
Perché è così importante avere una strategia di Employer Branding?
Per l’azienda è fondamentale perché crea una reazione a catena. Comunicare perché siamo dei datori di lavoro ottimali rende felice tre persone: il potenziale candidato, il dipendente e il cliente.
Il primo motivo riguarda, quindi, i potenziali candidati. Le abitudini di chi cerca lavoro stanno cambiando. Basti pensare che nel Nord Europa, i candidati decidono volontariamente di inserire nel CV esclusivamente le competenze acquisite nel corso degli anni, tralasciando altri dati più superflui, come la data di nascita e a volte addirittura il sesso. Inoltre, al giorno d’oggi, le persone non scelgono un lavoro solamente per il compenso economico, ma anche per degli aspetti più astratti. Infatti, si informano sulle aziende che condividano i loro stessi valori, come ad esempio:
Il candidato, quindi, acquisisce “potere” scegliendo il lavoro che più desidera fare. Insomma, il paradigma è cambiato: è il candidato che sceglie l’azienda, non più il contrario.
Dal lato dell’azienda, questo lavoro di ricerca da parte dei candidati si traduce in un vantaggio. Nel momento in cui andrà a cercare talenti, sarà più facile trovare persone qualificate che siano in linea con l’anima aziendale e che, quindi, possano contribuire in maniera positiva alla crescita dell’azienda.
Questa strategia, però, deve parlare anche alle persone che già si trovano in azienda perché le farà sentire parte di un gruppo nel quale saranno felici di restare. Infatti, diverse ricerche effettuate negli scorsi anni hanno evidenziato che questa politica aziendale permette di ridurre del 28% il tasso di rotazione dei dipendenti e questo si traduce, a sua volta, in minori costi legati alla formazione e all’assunzione di nuove risorse.
Un altro aspetto fondamentale che riguarda i dipendenti è che loro sono i migliori Brand Ambassador della tua azienda. Le persone che si sentono valorizzate dall’azienda in cui lavorano avranno piacere di parlare del loro posto di lavoro in maniera positiva.
Last but not least ci sono i clienti.
Perché l’Employer Branding è importante per i clienti? La risposta è molto semplice.
Il cliente sarà interessato e motivato a collaborare con un’azienda che tratta bene i suoi dipendenti e abbia dei valori che persegue con determinazione.
L’impegno che un’azienda impiega nella sua comunicazione va a braccetto con la sua strategia di Employer Branding.
Pertanto, non si può attuare una strategia di Employer Branding senza sapere chi siamo, quali siano i nostri valori e le nostre qualità. In questo senso, la Brand Identity diventa un pilastro della strategia e senza questa, i nostri piani crollano. Per aver chiari questi elementi, l’azienda dovrebbe affidarsi ad una figura che la aiuti ad esprimere il suo potenziale nelle giuste declinazioni ed è qui che l’agenzia di comunicazione dovrebbe intervenire.
“La comunicazione non è quello che diciamo, bensì quello che arriva agli altri.” (Thorsten Havener)
Infatti, non basta dire quali siano i nostri valori, bisogna saperli anche comunicare in modo tale che la persona si senta rappresentata da essi e abbia voglia di collaborare con te. Raccontare nel modo corretto (e con il giusto tono di voce) quello che accade all’interno di un’azienda non è sempre facile, ma si può (quasi) sempre trovare una bella chiave di lettura.
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