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Facebook, piattaforma fondata nel 2004 da Mark Zuckerberg, nata per connettere e avvicinare le persone, si rinnova continuamente.
Il noto Social Network sta cambiando rotta, prestando sempre più attenzione alla qualità dei contenuti che giornalmente vengono pubblicati e sono fruibili da miliardi di persone sulla sua piattaforma.
Verificare i contenuti, garantendo la piena libertà di parola senza mai ledere la dignità delle persone, ma anche moderare e controllare i commenti offensivi, minacciosi o razzisti può risultare tutt’altro che semplice.
Per questo Facebook sta testando un nuovo strumento.
Facebook sta testando una nuova opzione, soltanto in Usa e ancora in fase di test, che permette di segnalare la qualità dei commenti ai post delle Pagine.
Stiamo parlando del tasto Downvote, una funzione vicina al tasto ‘non mi piace’, tanto richiesta dai cyber utenti ma mai inserita dal social network.
Alcuni utenti si sono accorti che sotto ai commenti dei post è comparso questo nuovo pulsante. Questa funzione, per ora, è stata studiata per essere applicata solo su Pagine pubbliche, non a Gruppi, figure pubbliche o utenti.
Letteralmente downvote significa disapprovazione, esprimere un parere negativo, ma questa nuova funzione che Facebook sta testando non ha nulla a che vedere con il gradimento di un commento e né si tratta del fantomatico tasto “non mi piace”, di cui in passato si era tanto parlato.
Downvote è semplicemente un nuovo strumento per controllare i commenti, segnalando quelli inappropriati, offensivi, ingannevoli o ritenuti forvianti.
Facebook downvote per ora si tratta di un test limitato ad un ristretto numero di utenti americani.
La funzione principale? Consentire un maggior controllo sulla qualità dei commenti cercando magari così di ridurre il sempre più pressante problema delle “Fake News”. Scendendo maggiorente nei dettagli, cliccando sul pulsante downvote, il commento ritenuto inappropriato viene nascosto.
Tramite una notifica, Facebook chiede all’utente di motivare questa scelta, selezionando la voce “offensivo”, “fuorviante” o “fuori tema.”
Si tratta di uno strumento in grado di fornire un feedback alla piattaforma social, infatti, non arriverà nessuna notifica al profilo di chi ha inviato il commento e non sarà pubblico il numero di Downvote per gli utenti che partecipano al test.
Per ora la risposta è incerta, al momento non ci sarebbe l’interesse di puntare ad allargare ulteriormente questo test.
Se il tasto “mi piace” è stato lanciato da Facebook nel febbraio 2009, il 2018 sarà l’anno dell’introduzione di funzione simile al tasto ‘non mi piace’? Staremo a vedere…
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