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Alibaba e negozi virtuali 2.0

9 Febbraio, 2018

AliExpress, parte del gruppo Alibaba, ha inaugurato 11 virtual shop in Russia. La realtà virtuale rivoluzionerà le strategie di marketing e commerciali del gigante cinese dell’ecommerce?

Alibaba è una tra le piattaforme leader nel mondo dell’ecommerce, fondata nel 1999, con sede ad Hangzhou (Cina), composta da una famiglia di compagnie attive nel campo del commercio elettronico, pagamento e compravendita online. (https://www.alibaba.com/)

Alibaba è presente in oltre 190 paesi e offre centinaia di milioni di prodotti, arrivando a raggiungere oltre 500 milioni di clienti.

Alibab
Alibaba e negozi virtuali 2.0

Alibaba: una storia di successi

Record di utili e fatturato per Alibaba rispetto allo scorso anno, che è riuscita brillantemente a superare i suoi due principali competitors, Amazon e Ebay.

La piattaforma di marketplace cinese prevede per l’anno fiscale 2018 un fatturato in crescita a cifra doppia, compresa tra il +45 e il +49%, mentre i ricavi dovrebbero toccare quota 34,3 miliardi di dollari.

Alibaba group vola anche in Borsa.

Con una seduta di Borsa, Jack Ma, uno dei fondatori della compagnia, è finito sul Guinness dei primati come la persona al mondo che ha guadagnato più soldi in un giorno.

Il suo patrimonio, grazie all’aumento del titolo Alibaba, è salito in poche ore di 2,8 miliardi di dollari.

“Per capire il successo di Alibaba bisogna partire da due numeri: ogni 5 dollari spesi per un acquisto online in Cina, quattro dollari finiscono ad Alibaba. La società di Jack Ma è praticamente monopolista nel mercato dell’e-commerce cinese, nonostante gli approcci di Amazon per conquistare spazi. Un mercato enorme composto da 1,3 miliardi di persone, potenziali consumatori.

Gli ultimi dati sui conti della società non fanno che confermare questa tendenza. Un trend che è in crescita, grazie agli investimenti continui per migliorare l’esperienza di acquisto”, così come afferma Riccardo Barlaam il 28 giugno 2017 sul “il Sole 24 Ore” (http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2017-06-28/alibaba-si-rafforza-asia-jack-ma-che-guadagna-23-miliardi-$-un-giorno-231000.shtml?uuid=AEsv53nB)

AliExpress e i virtual shop

AliExpress, lanciato nel 2010 e di proprietà del gruppo Alibaba, è una piattaforma di e-commerce che offre un servizio di vendita al dettaglio, rivolgendosi prevalentemente a compratori europei.  (www.aliexpress.com)

AliExpress si è infatti affermato, ormai da tempo, nel mercato russo, spagnolo, francese e inglese.

E’ proprio in Russia che il gruppo Alibaba ha scelto di inaugurare lo scorso 2017 11 negozi virtuali in alcune città campione per la piattaforma Aliexpress. (Può interessarti anche: Realtà virtuale: il 2018 sarà l’anno della svolta?”)

I clienti hanno potuto così visionare i prodotti da acquistare direttamente sulla piattaforma di  Aliexpress, grazie all’impiego della realtà virtuale, servendosi di un forte sconto da spendere nella giornata dell’11 novembre.

Ma perché Alibaba sta investendo nei virtual shop?

Semplice, per attirare nuovi potenziali clienti e fargli vivere un’esperienza di acquisto singolare grazie alla realtà virtuale.

Tutta una questione di numeri

I negozi inaugurati nelle città russe sono 11 in totale, così come una data precisa, scelta con ben poca casualità.

L’11 novembre in Cina si festeggia infatti il “Single’s day”, che Alibaba ha trasformato nel “Global Shopping Festival”.

Nato come festa popolare, grazie ad Alibaba, il Single Day si è trasformato in un evento commerciale, in una vera e propria giornata all’insegna delle shopping sfrenato dove acquistare i prodotti desiderati a prezzi notevolmente ridotti oppure limited-edition.

Il Global Shopping Festival a Shanghai è diventato un evento di gala, costellato di sfilate di moda e ospiti famosi e nelle tre settimane che hanno preceduto l’evento nel 2017, Alibaba ha “trasformato” l’evento in un giorno di festa virtuale.

Come? Con i virtual shop, dove i consumatori hanno potuto osservare i prodotti da diverse angolature per studiarne i dettagli, ottenendo sconti e promozioni.

A seconda dei risultati di questo progetto pilota, potranno sorgere molti altri negozi virtuali 2.0, non soltanto in Russia, ma in altre parti del mondo.

Perché il progetti pilota è nato in Russia?

La Russia non è stato un paese scelto casualmente come trampolino di lancio per i negozi virtuali dal gruppo Alibaba: gli acquisti online stanno infatti vivendo un periodo di forte espansione nelle città russe e le previsioni del colosso cinese per il 2018 parlano di un volume superiore ai 16 miliardi di euro.

E si tratta di una crescita vertiginosa, soprattutto se si considera che nel 2011 il mercato russo fruttava al gruppo Alibaba soltanto, si fa per dire, 3,4 miliardi di euro.

Nonostante Aliexpress sia stata lanciata in Russia soltanto nel 2015, è uno trai i siti di e-commerce più visitati, e Alibaba vuole riuscire a conquistare altre importanti quote del mercato russo, offrendo sempre più servizi, di cui i negozi virtuali ne sono un esempio.

Realtà virtuale: il marketing del futuro?

La realtà virtuale rivoluzionerà le strategie commerciali e di marketing, non soltanto del gruppo Alibaba, ma a livello globale?

Realtà aumentata e virtuale sono il futuro del marketing?

Non abbiamo una risposta certa alla domanda, quello che sappiamo è che si parla di un futuro che non è mai stato così vicino, dato che in Cina, ma non solo,  sono sempre di più i brand che ricorrono a queste tecnologie per attirare nuovi consumatori.

I negozi virtuali corrispondono all’evoluzione dei più avanzati pop-up store dove il cliente entra, visiona un prodotto e finalizza l’acquisto pagando digitalmente, online, con spedizione della merce direttamente a casa.

Come abbiamo più volte affermato, le applicazioni della realtà virtuale sono ormai molteplici, non soltanto limitate al mondo del gaming, e consentono alle aziende di sviluppare uno storytelling interattivo e far vivere esperienze uniche ai propri clienti.

In un ambiente digitale e sempre più social, le strategia di digital marketing non possono più prescindere dall’impiego di tecnologie come la realtà virtuale perché sono diventate uno strumento di connessione, di interazione tra i consumatori e i brand, soprattutto per il pubblico dei Millenials.

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