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Nel lontano 2003, grazie ai suoi fondatori Mike Little e Matt Mullenweg, è nato WordPress, una piattaforma software di personal publishing e content management system (CMS) open source (https://it.wordpress.org/).
In questi 12 anni WordPress si è evoluto e aggiornato fino a diventare il CMS più usato e apprezzato nel web per la realizzazione di siti e blog, nonché la gestione di contenuti testuali, grafici e multimediali.
WordPress detiene circa il 59% del mercato blog, il 29% di tutti i siti web al mondo, ossia circa un terzo dei contenuti della rete.
Tale piattaforma viene infatti utilizzata praticamente da chiunque, dai dilettanti fino ad arrivare a piattaforme dal calibro elevato come la CNN, Forbes, Time, NASA, The New York Times, Sony e Samsung, ma non solo.
Da cosa nasce il successo di WordPress?
A fronte di questa introduzione, non c’è da stupirsi se Google ha deciso di investire proprio in WordPress, pur possedendo dal 2003 una sua piattaforma di blogging chiamata “Blogger”, fondata nel 1999 da Pyra Labs (https://www.blogger.com).
L’obiettivo finale? Aiutare WordPress a diventare più efficiente e veloce.
La prima mossa di Google è stata partecipare al WordCamp US 2018 a Nashville, Tennessee, la famosissima convention di sviluppatori e utilizzatori di WordPress.
Durante questi incontri appassionati ed esperti si confrontano su tecnologie, strumenti, servizi e tutto quanto ruota intorno a WordPress e, in termini più generali, rispetto all’evoluzione delle tecnologie Web.
Google ha preso parte all’evento presentando dati che mettono a confronto le performance dei siti WordPress con quelli non-Wordpress.
Il risultato della ricerca? Su alcuni punti WordPress presenta alcune lacune in termini prestazionali, soprattutto in relazione a siti web custom, aspetto che di per sé non stupisce.
Partendo dai punti deboli e dalle lacune emerse dalla ricerca presa in oggetto, Google e WordPress hanno annunciato la loro collaborazione per sviluppare un web migliore, più veloce e sicuro.
Lo scorso dicembre gli ingegneri di Google hanno iniziato a ingaggiare la comunità degli sviluppatori esperti con l’obiettivo di ottimizzare la performance delle pagine WordPress in rete.
Come innovare e potenziare la nota piattaforma di CMS?
Google, con ben poca ambizione (si fa per dire), immagina una piattaforma universale di blogging veloce e responsive, con plugin di ultima generazione e il caricamento delle pagine sempre più veloce e compatibile con il browser di Mountain View naturalmente.
Google ha sempre avuto un occhio di riguardo per le AMP, le “accelerated mobile pages” che offrono un vantaggio in termini di velocità di caricamento, che a sua volta corrisponde anche ad un miglior posizionamento in termini di ricerca. (parlando di AMP, può interessarti anche: “AMP: rendi il tuo sito web davvero mobile friendly”).
A riprova del fatto che la tecnologia AMP sta prendendo sempre più piede, Google stesso sta lavorando sul codice sorgente di WordPress per di renderlo più veloce e più responsive, naturalmente anche più adatto per quanto riguarda le AMP.
Il motore di ricerca tende infatti a indicizzare meglio, con più facilità e velocità, i siti costruiti in WordPress, generalmente basati su codici HTML che sono coerenti e abbastanza semplici, rispetto a siti costruiti con codici HTML più complessi.
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