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Home / Approfondimenti / Moda ed intelligenza artificiale: nuove sfide in vista
Moda ed intelligenza artificiale? Cosa c’entrano l’una con l’altra? Non sono forse due realtà distinte e separate?
Da un lato vi è la “moda” con le passerelle, le modelle in carne e d’ossa che sfilano, i capi di abbigliamento, i fotografi, riviste e quant’altro gli ruota attorno.
Dall’altra c’è un mondo che appare lontano e semi-sconosciuto a molti, quello della robotica, dei dispositivi tecnologici 2.0, degli uffici di ricerca & sviluppo e più in generale dell’intelligenza artificiale (può interessarti anche “AI: cos’è l’intelligenza artificiale e quali interrogativi pone?”).
Come l’intelligenza artificiale potrà supportare il mondo del fashion?
Il futuro della moda sembra essere strettamente correlato all’impiego di software specifici in grado di analizzare i dati ricavati dai social network ed e-commerce per poter valutare le tendenze dei clienti. Questi software intelligenti non sono in grado non soltanto di captare i gusti dei clienti ma anche di generare delle vere e proprie mode.
Gli stilisti di tutto il mondo dovrebbero iniziare a tremare? L’intelligenza artificiale renderà obsolete queste occupazioni? Le modelle e i fotografi invece? Saranno soggetti alla stessa sorte?
Pare di sì e tutta la “colpa” sembra essere di una nuova startup americana, la Vue.ai, e il suo nuovo programma appena proposto sul mercato. Questo programma, partendo dalla fotografia di un vestito qualsiasi, è in grado di generare automaticamente un’immagine di una persona di qualsiasi taglia, sesso e razza, con indosso l’abito.
Il risultato? Sarà così possibile vedere come un vestito cade su di una persona senza farlo provare direttamente e, di conseguenza, si potranno riempire le pagine di riviste e cataloghi senza reclutare alcun fotografo e indossatrice.
Il tempo delle modelle senza testa fotografate su uno sfondo bianco sembra essere giunto al termine. Tale tecnologia è basata su due intelligenze artificiali, un “generatore” che dà vita all’immagine e “un critico” che la valuta.
Il punto di partenza è lo strumento denominato GAN o “Generative Adversarial Network”, sviluppato nel 2014 da Ian Goodfellow di Google. Se l’applicazione principale del GAN finora era stata la generazione di immagini, i due fondatori della startup Vue.ai, Anand Chandrasekaran e Costa Colbert, l’hanno sicuramente portata a un altro livello.
Amazon, colosso nel ramo dell’eCommerce, sta ampliando i suoi orizzonti e si sta concentrando sempre di più sul settore fashion, puntando, ambiziosamente, ad anticipare le mode.
Di recente l’azienda statunitense ha creato un team di esperti con il compito di dare vita a intelligenze artificiali in grado di intuire, anticipare e persino creare le prossime tendenze della moda.
La moda su Amazon nascerà con un algoritmo capace di disegnare capi di abbigliamento, da poter in futuro vendere direttamente sul sito e-commerce, analizzando un gruppo di immagini per copiare lo stile e poi applicarlo a nuovi elementi generati da zero.
Questo algoritmo, sviluppato da Amazon Lab 126, compagnia di ricerca e sviluppo di Amazon, si serve proprio del Generative Adversarial Network o GAN. Questo sarà in grado anche di valutare, analizzando una serie di etichette connesse a delle fotografie, se un determinato look è di moda oppure no.
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